La sicurezza alimentare: da problema a elemento di competitività per le agroindustriale

La Commissione Europea ha adottato una politica di sicurezza alimentare mirata ad assicurare un alto livello di protezione della salute umana e la tutela degli interessi dei consumatori, garantendo al tempo stesso l’efficace funzionamento del mercato interno. Misure per la sicurezza alimentare sono state inserite fin dall’inizio nella legislazione europea ed il quadro giuridico in materia alimentare si è andato via via sviluppando per conseguire la libertà di circolazione all’interno della Comunità degli alimenti e dei mangimi prodotti – o immessi sul mercato – nel rispetto dei principi e dei requisiti generali di sicurezza e per raggiungere l’obiettivo di collocarsi al primo posto nel mondo per quanto riguarda la sanità pubblica e la protezione dei consumatori.

Nella fase di valutazione viene richiesto di indagare sull’intera catena alimentare dal campo alla tavola, considerando i rischi che possono derivare alla salute dei consumatori dalle materie prime e dall’impiego di tecnologie nelle pratiche agricole e nella lavorazione degli alimenti, tenendo conto anche della tutela della salute e del benessere degli animali, della salute vegetale e dell’ambiente.

La gestione dei rischi si avvale di un’efficace azione normativa, di programmi di prevenzione e sorveglianza e sistemi di controllo.

Nonostante tutto, però, la sicurezza alimentare è ancora la principale causa di episodi di malattia nel mondo, con importanti riflessi sullo stato di salute e sulla qualità della vita dei cittadini, sulla spesa pubblica e sulla capacità lavorativa.

Altre malattie riconosciute di origine alimentare ci sono quelle causate da tossine o sostanze chimiche nocive che hanno contaminato gli alimenti. Il rischio chimico, sebbene di minor impatto immediato e generale sulla salute e sulle scelte dei consumatori, rappresenta una problematica di cruciale importanza per il settore agroalimentare e per le problematiche di salute a lungo termine

La sicurezza alimentare è pertanto oggi strettamente legata all’innovazione e alla sostenibilità dei sistemi produttivi e rappresenta forse il più importante elemento di competitività delle imprese.

Investire in sicurezza vuol dire ridurre i rischi di perdita improvvisa di fiducia per eventi accidentali; vuol dire prevenire adeguatamente le problematiche di sicurezza del futuro, orientando fin da subito le tecnologie ed i processi produttivi e di controllo.

Vuol dire poi riuscire ad immettere sul mercato prodotti o combinazioni di prodotti, via via più salubri e particolarmente indicati per un maggior consumo in sicurezza, per fasce della popolazione, affetti da particolari patologie o più adatti per particolari stili di vita, abitudini di consumo, tipologia di dieta.

Dalla convergenza di interessi tra mondo produttivo e consumatori e dalla promozione degli investimenti delle imprese sulla sicurezza alimentare potranno derivare grandi benefici in termini di sicurezza e salute, di sviluppo del settore agroalimentare e di consolidamento e allargamento dei mercati.

 

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